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Prerequisiti

Ave gente dall’editing video facile, e dalla ripresa action frequente,
dopo lungo peregrinare nell’Inter-spazio (e inutilmente, devo aggiungere…), ho infine deciso di creare il software necessario per importare i file da una GoPro, mantenendo le date di creazione originali. Inoltre, sistemerò (opzionalmente) i nomi di file progressivi, rendendoli maggiormente userfriendly!

E quindi, dopo anni di sistemazioni manuali, ecco il primo (forse) software a riga di comando che risolverà ogni problema di importazione. Ora un minuto di commuovente silenzio.

Analisi: Il problema originale

Se si importano i file da una videcamera Gopro, connessa via USB, usando la normale funzione di file manager, le preziose informazioni di Data/Ora vanno perse, e si rischia di fare confusione con i file importati.

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5
Apr
2024

Il Peoro

   Posted by: lordholnapult    in Funny, governo, Italia, realtà, riflettere

Se mai uscisse la notizia, che per decisione di Madre Natura, solo le persone umanamente empatiche e intellettualmente oneste, sostanzialmente con un anima, potessero proseguire in questa vita errante, allora divamperebbe la follia totale.

Non v’è nulla di peggio per i mediocri, i furbi, e gli stupidi, che quello di scoprire di venire espulsi dal sistema, che li ha mantenuti intorpiditi, ma in vita, fino a quel momento, e soprattutto in funzione della loro reverenza ed ubbidienza.

Il punto è che la reverenza e l’ubbidienza, è stata riposta in qualcuno che non si conosce, come i governi o i grandi despoti della storia, i sionisti o gli aschenaziti, e non porta espressamente alcuna garanzia scritta che ai sottomessi non venga fatto alcun male. Anzi, solitamente finisce molto male anche per loro.

Pensare poi, che le regole di Madre Natura vengano spesso osteggiate, ignorate e persino derise (per quanto possa essere assurda una tale cosa), preferendo invece regole di qualche ricco e potente, è la più grande assurdità.

Cosi facendo, si commette l’errore più stupido che si possa commettere: Correre contromano rispetto ai dettami del “Giudice più severo” di ogni tempo, pensando che finisca comunque bene e con una sommessa rassegnazione di tale giudice sui concetti ostentati. Invero, Madre Natura torna sempre a sistemare le cose, oltre che, a ribadire le leggi dell’universo.

Del resto, visto che i leoni e le gazzelle hanno trovato tutti un equilibrio con Madre Natura, e l’hanno accettata, oltreché compresa e persino utilizzata a loro vantaggio, vien da chiedersi: Perchè noi no?

Perché non siamo tutti uguali, o meglio, taluni sono proprio dei…

Peori

_Lord Hol Napult_

Siamo già nel 2024, e nessuna correlazione è stata ancora ufficializzata a collegamento tra le numerosissime morti improvvise e le vaccinazioni covid19.

Evidente è l’ecatombe.

La fascia d’età colpita oggi è quella dei cinquantenni e sessantenni, con il coinvolgimento inferiore, ma perenne, di tutte le età.
Sopra, lo sterminio c’è stato, ma a nessuno importa indagare una serie di morti di 70 anni.

Ora, senza più sperare in dichiarazioni delle parti ufficiali, la verità dilaga sotto agli occhi di tutti coloro che la vogliano vedere.

Resta solo da capire una cosa:
Cosa diremo ai bimbi orfani di una guerra mai dichiarata, che gli ha rapito uno o addirittura entrambe i genitori !?
Cosa gli verrà detto sui motivi del perché vennero lasciati in balia degli eventi, in un mondo rivelatosi più infame di ogni peggiore incubo?
E chi si curerà di loro? (E che uomini e donne diventeranno?)

Lo chiedo perché, davvero, non lo so.

Quello che so, è che alla morte di un genitore, sulle frasi di commiato, lo rimpiangono sempre uno, due, tre, quattro, cinque, sei figli! Lo rimpiangono e non avranno mai più la figura di riferimento che gli occorreva, per diritto, in tutta la loro vita.

E cosa gli si dirà loro? Gli si diranno le solite bugie per bambini? Quel genere di bugie che un genitore dice ai propri figli per nascondere la propria incapacità? O la vergogna delle scelte sbagliate, nel momento di massima pericolosità, laddove occorreva un coraggio a lungo decantato?

Oppure gli si dirà la verità, nuda e cruda, lasciandoli sgomenti su come l’intera razza umana si sia lasciata sfuggire tutto ciò che conta, come libertà, diritti, futuro, vita… E per cosa? Per futili motivi? Soldi? Potere? Paura?

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Buongiorno bloggers e scrittori di ogni risma, oggi vedremo come ottenere un EPUB convertendo il proprio BLOG WORDPRESS.

Il formato EPUB è infatti stato creato per essere leggibile su vari Device digitali, e l’idea di archiviare le proprie memorie, in un formato digitale, è sempre stata una buona idea!

L’hosting di un sito è infatti un concetto che va alimentato con conio perenne, o in alternativa, permane con servizi free che hanno via via regole sempre più stringenti. Il formato ePub invece è un singolo file, facilmente archiviabile e altrettanto divulgabile. Una sorta di cassaforte del proprio tempo.

Partendo quindi dal proprio Blog WordPress , otterremo infine un Epub con capitoli per ogni Post creato, immagini (possibilmente), e la tipica leggibilità e compatibilità sui vari lettori di questo tipo di formato (Epub 2.0).

La guida è molto tecnica. Più è tecnica e più sarà ottimale il risultato finale. Quindi preparatevi e iniziamo.

Installazione delle plugin e software necessari

Per prima cosa accedete come amministratore al vostro blog, e installate la plugin wordpress “Print my blog”.

La plugin, se non disponibile, è scaricabile qui:

Ora installate sul vostro browser (nel mio caso, firefox) le seguenti plugin necessarie per la conversione di html in un epub base.

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Ragazzi,
anche spulciando a fondo, di Voi non ne salvo uno. Poco o nulla rimane da dirsi, se non che Vi meritereste il premio della pazienza e dell’obbedienza, che io rifuggo.

Certo è, che se scolpissero sculture d’obbedienza sull’uscio delle case, dei posti di lavoro, delle scuole e di quant’altro abbia una qualsivoglia gerarchia reverenziale, Voi tutti, assolutissimamente quanto assoluto è il diritto di respirare ad ognuno concesso, sareste forma primeggiante di tale scultura, incisi nella pietra miliare e abbozzati già dalle prime scalpellature.

La Vostra pazienza, ed ubbidienza, é talmente estesa che, aihmè, spesso mi terrorizza, e tanto basta per farmi andare, ormai cautamente, tra le vie dei borghi, pesando ogni passo ad ogni nuovo angolo… ed ogni parola per ogni indesiderato saluto.. Finchè sfiancato, non accetterei spavaldamente ogni rischio.

E semmai un giorno, coloro che Vi lusingano a parole, e vi edulcorano, e si congratulano per Vostra e solo Vostra pazienza ed obbedienza, sempre con gentile verbo, Vi chiedessero finanche, di poter abusare d’un Vostro bimbetto, ma non certo alla maniera dei porci nel fango, bensì con la tipica “gentilezza e pacatezza”, che si confà tra genti educate, o ecclesiastiche… Ebbene, non mi stupirei, se Voi, con pazienza e reverenza, glielo concedesse col sorriso. E serata di compagnia la nominereste al vostro frugolo. O di dovere, se a minor inganno. O di bisogno sociale.

Certo queste, sono lusinghe ancora in divenire.
Non dimentichiamo però quelle già avvenute, quelle in cui, per un editto lorenziniano, o per ricatti d’asilo pubblico, già limitaste ogni Vostro barlume di ragionamento, volgendo a qualcosa di più simile alla cieca fede, o a fioca fiamma, che non alla luminosa ragione. Eppure tutto comincia laddove il dubbio dovrebbe accentuarsi, invece che dileguarsi. Che senso può mai avere l’illusione di una protezione esclusivamente personale, semmai si potesse misurare in qualche maniera, per di più forzata da sospettosi termini di legge, a leva di un ricatto d’accesso nella collettività, passando per fragili nascituri altrimenti relegati altrove, come randagi. Non sarebbe forse, come pulir lo sterco della propria stalla, per poter accedere ad riunione comunale? E già troverei più senso in quest’ultima ipotesi se non fosse che lo sterco andrebbe aggiunto, non levato. Eppure tutto è stato compiuto, sui più piccoli e indifesi, con tutta la Pazienza ed Obbedienza della mano Vostra. Era pur semplice capire, sospettare, sviscerare il puzzo del compromesso, il meschino interesse, per comprendere un intento prettamente economico e folle, della mano Loro.

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Dopo tre anni dal famigerato 2020, sono finalmente usciti i dati ISTAT che documentano con puntualità le cause di morte della “pandemia Covid-19” e di tutte le altre cause di morte.

La famigerata “pandemia” per la quale circa 60 milioni di italiani sono stati segregati in casa frustrati da leggi liberticide, era in realtà solo una psico-pandemia. Ce lo dicono i morti e per quanto ne so io, i morti non mentono mai.

Scaricando i dati dal portale ISTAT si evince che:

I morti COVID in Italia che hanno provocato il lockdown di 60 milioni di persone nel 2020, sono nientepopodimeno che:
** 78.408 **

78 MILA , CHE PIACCIA O NO, NON SONO UNA PANDEMIA!!!

Se ancora avete difficoltà nel comprenderlo, considerante che i morti per problemi al “sistema circolatorio” nel 2020 (quindi lo stesso anno) erano: 226.389 (quasi 3 volte tanto)

E per tumori? 177.000 (più di 2 volte tanto)

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“Play audio for full immersion reading – Mist of Misery – Absence – Euthanasia

LE CLASSI SOCIALI 2023

Oggi abbiamo capito, la razza umana tratta se stessa a vari livelli, e tutti degeneranti.
In alto ci sono i totalitaristi: vedono tutti come del bestiame. La loro preoccupazione è gestirlo senza che lo stesso interferisca. Necessario per fare questo è mantenere le masse nell’estrema ignoranza e conferire, comunque, una mediocre agiatezza.

Se si pensa a questo, è proprio come gestire dei conigli nel pollaio.
Le genti, per esempio, non hanno diritto ad avere un cielo senza scie chimiche. I capi devono poter fare tutti gli esperimenti che vogliono, senza essere infastiditi. Bario e alluminio, spruzzati ogni giorno, pare che acquietino le folle (oltre a renderle deboli di salute).

Se i capi decidono che le masse vanno vaccinate, sia essa una pratica che riduce la popolazione o la trans-umanizza con nanocircuiti mai dichiarati, le masse devono obbedire. È come l’allevatore che mette il chip o l’etichetta alle sue bestie, e di tanto in tanto, ne ammazza una per festeggiare la domenica. Se un allevatore decide che un certo animale vada castrato, fisicamente o chimicamente, cosi farà. Decide anche se lasciarlo “libero nei pascoli” o “libero in un recinto elettrificato”. Del resto, si basa sulla consapevolezza che il singolo non lascerà mai il gruppo.

Ora pensate: anche le signorine incipriate pseudo-influencer, che mostrano i propri gattini sui social, hanno probabilmente vaccinato e castrato il loro animale. Sembrano innocue, ma non lo sono.
Alcune lo fanno senza cognizione di causa, gli hanno detto che cosi era giusto, e ripetono il compitino per “non allontanarsi dal gruppo”. Altre diranno che lo fanno ovviamente “per il bene dell’animale”, giammai per avere un animale più mansueto e, per cosi dire, più comodo da allevare.
Riguardo la vaccinazione, ne loro, ne altri, ne il veterinario stesso, sanno esattamente cosa stiano iniettando, e di contro, mai verificheranno se l’inoculo produca l’effetto sperato. Sarebbero costi aggiuntivi.. no? Tutti si limitano a dire: “Tutto ok, fatto”, ed è grazie a questo atteggiamento che gli organi di controllo possono dormire sonni tranquilli. Riguardo la castrazione, invece, è ovviamente invasiva e disabilitante immediatamente.
Giammai quindi dichiareranno di fare questo o quello, per un proprio personale tornaconto “gestionale”. Gli animali si sa, hanno quella “brutta propensione” a seguire tutti i loro istinti primordiali ed a vivere la loro vita. Quindi vanno “gestiti”. Confrontate un gatto randagio con un gatto da appartamento e la differenza sarà latente.

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In un bel giorno di mare, un uomo visivamente muscoloso e tatuato, vide in spiaggia, sdraiata su un lettino, una suadente ragazza, intenta a leggere un libro all’ombra del suo ombrellone.

Notando che il lettino accanto era vuoto, e sicuro della propria forzuta corporatura, decise di provare ad abbordare la ragazza…

Uomo: “Salve, bella giornata vero?”
La ragazza, distratta da quel fastidioso approccio, guardò l’uomo da sopra il libro, rispondendo semplicemente: “Salve”.

L’uomo: “Sa, ho appena finito i miei esercizi di sollevamento pesi e non c’è niente di meglio che fare un pò di mare”.

La ragazza, non apprezzando eccessivamente muscolature esorbitanti, decise di dirottare il discorso a qualcosa d’altro, e vedendo un abbondante numero di tatuaggi sull’uomo, rispose:
“Che bei tatuaggi, hanno qualche significato con il suo trascorso?”

L’uomo, decodificando con difficoltà la parola “trascorso”, capì che la ragazza voleva sapere se i tatuaggi rappresentavano qualcosa, e rispose entusiasta: “Certo, ognuno di essi rappresenta una parte di me. Sono come una seconda pelle, o meglio, come delle cicatrici di guerra. Sono molto fiero di averli fatti perché mi ricordano quanto sia stato forte nei momenti difficili.”

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Viveva tempo fa un ricco signore, ma talmente ricco, che il suo capitale era in tre banche. Era anche persona temuta e austera, persino spietata con chi aveva a che fare con lui, ma questo ora non conta.

Insomma, questo signore, un giorno, morì.

I parenti tutti, appresa la notizia, decisero di preparare un grande funerale, con tutte quelle cose che un grande funerale ha.

Vedendo che c’erano ancora infiniti soldi, e volendo omaggiare il caro parente defunto, decisero di fare una grande bara indorata, e addobbarono a crisantemi e rose ogni cosa.

Ma i soldi erano ancora tanti, e volendo celebrare appieno la sua ricchezza (da vivo), decisero che era giusto mettere un po di soldi assieme a lui nella bara.

Non sapendo come disporli, e non volendo rischiare che qualcuno se ne appropriasse, decisero che l’unica via era quella di arrotolarli, e ficcarli su per l’ano. Presero quindi una bella mazzetta da 100 denari, la arrotolarono bene bene, e un addetto con camice e guanti in lattice, gliela ficcò su.

E puff… Uno sfiato odorifero soffiò fuori tutte le banconote, facendole volare per la stanza.

Basiti, presero allora un’altra mazzetta, la arrotolarono bene bene, misero un elastico ben stretto, e riprovarono.

Puff… La mazzetta fece la fine della precedente e tutti i soldi volarono in giro.

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3
Giu
2023

É già tanto..

   Posted by: lordholnapult    in eternità, Funny, goodies, Italia, luce, notte, Poesia, Riflessioni Digitali, riflettere, Tempo, vita

Tanti tonti tutti attenti
Tendon tutti ad una tenda
Tonda, tanta e rosso tinta
Tiene tutti i tanti tonti
É già tanto se s’intendon
delle tende rosso tinte,
Tanto tende a tuttotondo
Chi si intende a questo mondo.

_Lord Hol Napult_