Buongiorno softgunners di ogni dove, se siamo qui è per un solo e specifico motivo…

La nostra replica si è rotta, oppure ha sgranato, oppure semplicemente è il momento della manutenzione al Gear box.

Premetto di non essere un esperto in materia, ma per affrontare la manutenzione con un minimo di cognizione mi sono costretto a documentarmi al meglio delle possibilità. Quando si inizia la manutenzione di secondo livello, giù fino al gearbox, bisogna essere coscienti che, se non avete mai fatto prima, la manutenzione si dividerà in 2 parti: Apertura – acquisto dei ricambi idonei – manutenzione e chiusura, seguita ovviamente dai test.

Poi è anche ordinario comprare un nuovo fucile ogni tanto, giusto per rimettersi in pista. Se vogliamo fare manutenzione il motivo principale è comunque che la nostra replica reduce di mille battaglie è diventata una parte di noi e la rivogliamo indietro, in piena forma, senza esclusione di colpi insomma. Tra il volere e il fare ci sono solo una dozzina di viti, delle meccaniche e dei circuiti semplici che dovremo comprendere e soprattutto tanta pazienza.

Predisposizione

Prima di iniziare assicuratevi di:

  1. Avere 2/3 ore a disposizione senza fretta
  2. Avere un tavolo pulito e dove viti e altro non si mischiano con altri accessori
  3. Avere dei contenitori per le parti delicate del vostro fucile. Io consiglio i sacchetti antigelo con chiusura a fil di ferro. Conserveranno vari elementi ognuno nel loro sacchetto e preserveranno perfettamente anche un gearbox aperto dalla polvere.
  4. Avere attrezzi semplici come cacciavite, martello, e altro.
  5. Fazzolettini di carta per pulire certi elementi

Smontare le scocche della replica (analisi dei problemi)

Per smontare una replica è necessario solitamente togliere per prima cosa le viti che assicurano la replica alla struttura di calcio e della zona grilletto, in basso. Le viti, anche in base alla replica, si trovano sul RIS (la cremagliera porta ottiche) e sui fianchi. Nella foto uno Scar della D|Boys del 2014. Svitate le viti vanno tolti solitamente anche dei perni. I perni si picchiano fuori delicatamente con un martelletto e un cacciavite a punta, o meglio un punteruolo, posizionato nella parte senza “testa” del perno. Li notate nello Scar di fronte al grilletto, sopra al grilletto, e dietro.

Tolte viti e perni la parte superiore scivola via da quella sottostante, seguendo le guide orizzontali che la uniscono. Non è un operazione troppo difficile ma richiede che appoggiate il fucile sulle gambe per non rompere la replica durante le martellate…

Mettete in sicurezza anche il gruppo Hop Up e la canna. Nulla deve toccare questi due elementi che costituiscono la precisione del vostro fucile.

Qui la zona dei perni da rimuovere:

Per smontare il GearBox, ovvero il gruppo di aria e meccaniche cuore del nostro fucile, è necessario prima estrarre il motore elettrico posto nel calcio.

Smontare il calcio

Girate la parte grilletto della vostra replica per accedere al sotto del calcio, e svitate le 2 viti del coperchietto. La vite grande in centro altro non è che un calibratore della testa motore per fare aderire correttamente la coppia conica, e per ora non va toccata.

Tolto il coperchio vi troverete davanti al motore elettrico, il famoso Long Axle High Torque ecc ecc. Se siete vecchi vi verrà in mente la dinamo delle bici grazielle che alimentavano il fanalino.. 🙂

Qui con delicatezza sfilate il positivo rosso e il negativo nero dai Pin verticali dove sono connessi. Sfilateli per lo stesso senso in cui sono inseriti, usando una pinza nastrata per non danneggiare il filo. Notate anche che il filo rosso è inserito dove c’e’ una indicazione “rossa” che mostra il positivo. Al rimontaggio non dovremo sbagliare i poli.

A questo punto il motore stesso dovrebbe uscire dal calcio. Notate la testa conica. Se è danneggiata o logorata dovrete cambiare il motore. Altrimenti proseguite.

Nel calcio in fondo noterete ora due piccole viti. Occorre solitamente un cacciavite lungo a croce. Svitatele entrambe. Facendo attenzione a non tirare i fili nero e rosso, il calcio si sfilerà. Notate anche che i fili passano in fori dedicati a loro, corrono lungo il motore e come abbiamo visto in fondo lo collegano. Questi 2 fili, soldato, devono sopravvivere! Al rimontaggio andranno reinseriti in quei 2 fori, che non sono invece i fori delle viti che fissano il calcio alla scocca..

Sfilato il calcio siamo prossimi al GearBox. Manca poco…

Rimuovere il GearBox

La rimozione del GearBox richiede per lo Scar un operazione speciale. I selettori avvolgono il GearBox grazie alla scocca in plastica dura. Prendiamo un cacciavite grande a testa piatta, e ricopriamo la testa con una V di nastro nero, per non rovinare i metalli. Infiliamo il cacciavite sul fianco dello scar proprio in verticale al selettore di fuoco automatico e facciamo leva. La plastica deformandosi dovrebbe lasciarci girare di 180 gradi il selettore che viene sganciato. Giriamolo quindi fuori sede, all’indietro. Ripetiamo l’operazione con il selettore dall’altro lato.

Questa operazione non è esente da rischi di rottura della scocca. Fate delicatamente.

I selettori devono rimanere affrancati alla scocca e non dovete toccarli in altro modo, ne svitare il loro grano a brugola. Solo girateli fuori sede come descritto.

Ora fate leva al gearbox con il cacciavite e dovrebbe uscire verso l’alto, non proprio agevolmente. Prestate comunque attenzione al grilletto e ai fili sotto mentre lo estraete, visto che non devono danneggiarsi.

Rimuovendo il GearBox noterete che una coppia di ingranaggi cade. Sono i selettori di fuoco automatico o sicura, e sono importanti. Si agganciavano al selettore di fuoco maneggiato poco fa. Sfilateli e metteteli al sicuro. Nella loro funzionalità il selettore ha uno spostamento di una parte in plastica che apre e chiude il circuito.Per comprendere meglio ruotate manualmente l’ingranaggio e vedrete che la mezza luna sposta il selettore.

Sappiate che va rimontato esattamente alla stessa maniera altrimenti la vostra replica non funzionerà con il selettore sicura-singolo-automatico; un fatto abbastanza grave.

Apertura del Gear Box

Impacchettate tutto quello che avete sul tavolo e fate spazio. Il Gearbox che vedete dovrebbe essere un versione 3 senza l’estrazione rapida della molla. Ogni nuova generazione di fucili da softAir modifica e perfeziona questa parte, ma alcune cose rimangono utili sia come consigli che come funzionalità. I nuovi GearBox separano in 2 il gruppo ingranaggi dal gruppo aria (il grosso pistone sopra). Non siamo cosi fortunati, anzi, questo è tra i peggiori perchè dentro ha quella molla in espansione che ci attende.

Posizioniamo il GearBox dal lato viti e iniziamo a svitare tutte le sue viti. Lasciamone 1 di vite, la più centrale, che sviteremo per ultima. Separate anche qui viti della parte sopra, che nel mio caso hanno rondelle glover di supporto, dalle viti sotto. Se sono uguali potete anche metterle nello stesso sacchetto, altrimenti fatevi lo schemino di dove andranno.

Arrivati all’ultima vite svitatela con una sola mano mentre con l’altra tenete premuto la cassa. Togliete la vite, prendete saldamente il gearbox e iniziate ad aprirlo molto delicatamente.. la molla è ancora in trazione. Se invece avete un gear box più bello la molla può essere “disarmata” e estratta da dietro preventivamente all’apertura delle placche. Verificate da voi.

Fate molta attenzione anche alle rondelle di spessoramento vicino alle boccole, ovvero i componenti dentro i quali girano gli ingranaggi. E’ probabile che non ne capiate nulla di spessoramento, quindi assicuratevi che ogni rondella resti nel posto in cui si trova anche quando rimonterete. Se non è chiedere troppo, assicuratevi anche che resti nel verso in cui si trova. Del grasso dovrebbe tenerle appiccicate, ma tenetele d’occhio.

Eccolo qui. Nella foto vedrete anche una molla sulla destra rotta, motivo per cui ho fatto la mia manutenzione. Trattasi della molla di ritorno dell’asta spingipallino…

Come funziona il GearBox?

Se arrivati a questo punto vi siete demoralizzati perchè non capite nulla di GearBox, situazione in cui vessavo pure io, vi sarà estremamente utile guardare questa efficiente animazione:

Descriviamola insieme: per prima cosa si preme il grilletto. Il contatto elettrico alimenta il motorino nel calcio. La coppia conica del motorino fa ruotare la tripletta di ingranaggi. Sorpresa, l’ingranaggio che sta in alto, detto settoriale, ha una parte liscia e una a cremagliera. In questo modo metà della sua rotazione spinge indietro il pistone, mentre l’altra metà lo lascia scorrere. Il pistone, spinto indietro comprime la molla verso sinistra ma quando lasciato libero dal settoriale riceve l’espansione della molla, e scatta verso destra comprimendo l’aria. Il pistone ha in testa una TestaPistone ermetica che grazie a guarnizione OR comprime l’aria nel cilindro di ottone/acciaio. Ed ecco la magia del “soft air”, da qui deriva il nome… L’aria compressa sfoga nel foro della testa cilindro spingendo il pallino lungo canna e verso l’uscita. La potenza di uscita del pallino in Italia non deve superare 1 Joule. Questa potenza non è data solo dalla molla, ma anche dalla qualità del gruppo aria e dagli attriti della canna di uscita.

Ma come si predispone il pallino? Noterete sull’ingranaggio settoriale anche un elemento calibrato e fissato, per far muovere l’asta spingipallino in sincronia con la parte a cremagliera del settoriale, che si traduce nel caricare contemporaneamente il pistone e il pallino. Al rilascio del pistone il pallino sarà quindi già in posizione per partire. Il pallino infine, uscendo dal gruppo HopUp, riceverà una rotazione superiore e ruoterà all’indietro, ovvero più lontano di quanto non faccia un pallino senza rotazione.

Tutto qui!

Ecco un’altra foto molto chiara del circuito completo, in questo caso in un M4 RIS

Analisi dei problemi

Questa breve descrizione dovrebbe aver chiarito la maggior parte dei punti. Ora che il GearBox è aperto occorre solamente verificare che elementi vanno sostituiti.

Per prima cosa togliamo molla e guida molla in alto a sinistra, facendo attenzione a non far partire per lo spazio il GearBox :)!

Ora sfiliamo il pistone, e analizziamo la testa pistone, poi il cilidro di rame e sganciamo anche l’asta spingipallino. E’ necessario sganciarla anch’essa dalla molla (nel mio caso rotta) a cui è collegata.

“Prova siringa”: il pistone spinto manualmente nel cilindro, mentre tappiamo l’uscita, dovrebbe fare molta fatica ad entrare. Se non è cosi dobbiamo cambiare la testa pistone e OR, in quanto la compressione di aria viene meno. Inoltre dovrebbe invece tornare indietro agilmente, senza attriti. Se non è cosi anche l’OR e le valvole in testa alla testa pistone non sono molto funzionanti. Posizioniamo il gruppo aria altrove.

Sempre ricordandoci che ci sono degli spessori sulle boccole degli ingranaggi, togliamoli 1 a 1 e puliamo con dei fazzolettini di carta o equivalente il grasso usato. Il mio consiglio è di cambiare il grasso con uno nuovo dopo tanta fatica.

Analizziamo gli ingranaggi e ogni loro dente, poi le boccole, e poi le eventuali molle.

A questo punto dovremmo essere in grado di capire il problema se ne avevamo. Se è tutto apposto allora il problema potrebbe essere quello elettrico, e qui non saprei dire altro se non cambiare il grilletto dopo aver testato che non chiude il circuito con un tester. Solitamente i grilletti non si rompono tanto facilmente.

Analizzato il problema sappiamo cosa del nostro fucile rotto dobbiamo cambiare.

Consigli del Lord per gli acquisti

Gli ingranaggi sono una parte delicata e spessorarli a dovere è una cosa che non tratterò… Lo scopo dello spessoramento è quello di evitare gli attriti tra un ingranaggio e l’altro sulle zone piatte e sulle le placche esterne, e ovviamente favorire la completa sovrapposizione della cremagliera di un ingranaggio con la corrispondente dell’altro. Siccome mettere uno spessore significa alzare o abbassare di conseguenza gli altri, e ogni prova richiede di chiudere il Gearbox e verificare, non tratterò questa fase e vi invito invece a mantenere gli spessori nell’esatta posizione in cui li trovate se non siete familiari con questo processo, o se avete poco tempo.

Quello che invece si può sempre fare è pulire il singolo ingranaggio, verificare i denti (non devono essere rotti e grazie a Odino negli ultimi tempi inseriscono ingranaggi in acciaio) e reingrassare.

Per reingrassare gli ingranaggi occorre il grasso al LITIO (semi trasparente e molto viscoso) che trovate in ferramenta. Questo grasso va bene un po’ per tutto, tranne che per il gruppo aria.

Le parti da ingrassare senza esagerare sono: i denti degli ingranaggi, un filo sulle parti piatte e un filo sulle zone corrispondenti del gear box, per scongiurare eventuali attriti. Infine la cremagliera del pistone, che va a contatto con il settoriale, e le guide laterali del pistone che scorreranno nel cilindro. Queste zone non hanno requisiti di ermeticità e il grasso al litio va bene. Oltre a questi ingrassiamo l’asta spingipallino e lo spingipallino che avvolge la testa cilindro. Insomma, tutte le aree in attrito meccanico. Ricordiamoci anche della coppia conica sul motorino, che possiamo ingrassare anche dopo aver chiuso il GearBox.

 

Nel gruppo Aria occorre sulla testa pistone e il suo OR un Grasso Siliconico.

Quest’ultimo favorisce la compressione dell’aria resistendo al surriscaldamento della testa pistone, e in generale costa di più. E’ comunque viscoso, non liquido, biancastro e per quanto mi riguarda, più difficile da trovare. A volte è dentro ai kit gruppo aria se ritenete di doverlo sostituire: cilindro, pistone, testa pistone, testa cilindro, grasso siliconico.

Pistoni: ce ne sono di vari tipi, il mio consiglio è un pistone leggero in polimero o ABS, con l’ultimo dente in acciaio. Sono funzionali e permettono un sacco di cicli a medie velocità. Eviterei quelli senza dente in acciaio. Eviterei anche quelli in alluminio. Ricordiamoci che il pistone fa un ciclo completo ad OGNI pallino, quindi se volete velocità deve essere leggero, e al massimo prendetene uno con la cremagliera completamente in acciaio e corpo in polimero/ABS.

Testa Pistone: questa invece dovrebbe essere in alluminio leggero e resistente. La testa pistone picchierà continuamente contro la Testa cilindro. Assicuratevi che siano dello stesso gruppo aria, in modo che si parlino. Teste pistone in polimero con teste cilindro in acciaio non saprei dire che risultati danno, ma la testa pistone soffrirà dei colpi. Un kit gruppo aria dovrebbe già curare questo particolare. Vi sono ora in commercio le teste “cuscinettate” che consentono il raddrizzamento del cilindro drante le escursioni, per una maggiore adattabilità. Io non ne ho visto il motivo, per cui è un peso, quello del cuscinetto, che solleverei del tutto dal pistone lasciandolo più leggero. Le teste pistone “silenziate” invece ho solo sentito dire che non funzionano molto bene… verificate se volete.

Testa Cilindro: deve essere come detto resistente alla testa pistone e congruente: testa pistone in polimero = testa cilindro in polimero; testa pistone in alluminio = testa cilindro in acciaio, ecc.
Se accompagnata da doppia guarnizione garantisce più compressione anche nel tempo. Mettete sugli OR della testa pistone un po’ di grasso siliconico. Deve essere comunque perfettamente idonea al diametro del cilindro e non occorre che sia leggera in quanto non ha moto da svolgere. Acciaio va bene, alluminio tende a deformarsi dai colpi che riceve.

Cilindro: indipendentemente da tutto il resto il cilindro deve essere perfettamente liscio e pulito al suo interno e solitamente in Ottone o Acciaio. Il suo compito è favorire l’escursione del pistone e scaricare esternamente il calore, oltre a tenere assieme tutta la struttura gruppo aria. I cilindri a volte sono forati. Il foro è importante in quanto se il avete una replica con canna corta, la compressione parte dal foro alla testa cilindro. Significa per esempio che se la canna contiene 1 unità di aria, il cilindro deve espellere 1,2 unità di aria per espellere il pallino e ricaricare. Se per errore avete una canna lunga, che richiede 1,5 unità di aria, e usate un cilindro forato, il pallino a metà canna verrà ritirato dal pistone che ritorna indietro, generando colpi veramente anomali. Di contro, se usate un pistone senza foro probabilmente la spinta iniziale della molla sarà meno potente (fase iniziale dell’espansione) e quando il pistone sarà in fondo il pallino sarà già uscito dalla canna da un po.

Nel caso del mio scar non capisco perchè ho il foro visto che la replica viene venduta anche con l’estensione della canna. Se poi ci mettiamo un silenziatore diventa ancora maggiore la richiesta di aria emessa prima dell’uscita del pallino. Inverosimilmente a quanto si possa pensare, allungare la canna dovrebbe abbassare la potenza della replica, migliorandone altri aspetti come la precisione.

La molla: questo componente determina in primis la velocità di uscita del pallino, ovvero i Joule. Secondo la normativa italiana è richiesto che l’arma spari al massimo a 0.99J. Secondo la normativa dei tornei l’arma che spara a 0.95J viene ritestata a fine torneo per una verifica di ritorno ed eventuale multa/penalità se si eccede. Infine secondo una rarefazione dell’aria in ambienti montani l’arma che in pianura vi sparava a 0.90J in montagna raggiunge gli 0.96J. Il mio consiglio è quindi puntare a molle da 0.90J.

Nella foto sopra la molla nuova e sotto quella usata, ormai rimasta compressa dagli anni nel pistone.

Noterete che nei negozi segnano invece i m/s sulle molle. Ricordate inoltre che il gruppo aria ed eventuali dispersioni giocano un altro ruolo sul Joule di uscita del pallino. Ho letto inoltre che dei pressori sulla testa pistone e cuscinetti sulla molla ne aumentano i Joule.

Comunque sia, come consiglio pratico, prendete una molla da 90m/s inserita in un GearBox standard con cilindro funzionale. Fate quindi attenzione alle varie specifiche

Altri componenti: in commercio esistono molti altri componenti che si possono integrare a sostituzione o aggiunta degli attuali. Considerate che mettendo per esempio motori ad alta velocità richiede che tutto l’apparato meccanico sia di altissima qualità, o il disastro interno sarà assicurato.

Le aste spingipallino rinforzate sono ormai tutte buone, salvo le solite alte prestazioni che taluni cercano. Le molle interne, come ho constatato, sono anch’esse importanti e non ho comunque visto modding particolare su queste. Affidiamoci al ricambio base.

Le boccole hanno diametri specifici che vanno da 6mm a 8mm e dipendono dal vostro GearBox. Boccole e spessori sono parte della manutenzione di terzo livello secondo me, ancora più complessa di questo.

Lo spingipallino è la cosa più facile da sbagliare. Ve ne sono in alluminio e di varie misure, ma nel mio caso non ho avuto il piacere di sostituirlo. Lo Scar ha infatti uno spingipallino particolare che è molto più lungo dei normali M4.. Se tutto funziona correttamente comunque non dovrebbero rompersi tanto facilmente nemmeno quelli in dotazione.

Il gruppo HopUp

Infine abbiamo il gruppo HopUp, che comprende la sede di incanalamento dei pallini, il gommino con pressore e fermo canna, e la cana di uscita.

Gli Hop Up sono solitamente da non cambiare a meno che rotti. Ci sono in metallo e in plastica trasparente. Il lavoro che fanno è molto importante: ricevono i pallini dal caricatore aprendo l’unghia di blocco, e incanalano grazie allo spingipallino del GearBox i pallini nel gommino Hop up. Se decidete per il metallo avrete un Hop up immortale per quanto riguarda la resistenza, mentre se decidete per la plastica trasparente, avrete modo di vedere con occhio se un pallino si e’ incastrato proprio li, anche senza aprire il fucile. Capita a volte con pallini non lucidati o per qualche fogliolina che entra nel sacchetto dei pallini.

I gruppi hop up hanno una ghiera o un ingranaggio di regolazione. Questo permette di premere un piccolo pressore sul gommino. Lo scopo di questa operazione è quello di esercitare attrito sulla parte superiore del pallino, mentre la parte inferiore scivolerà agevolmente. In questo modo si genera la rotazione all’indietro del pallino e questo volerà più lontano.

 

Mi pare ovvio ma lo scrivo ugualmente che non va lubrificato in nessun modo il gommino. Gli attriti che fornisce sono già calibrati.

Notate inoltre che quando inserite un gommino hop up nuovo, operazione che consiglio di fare visto che si usurano, questo gommino avrà un verso descritto da una riga di gomma sulla base inferiore. Questa riga di gomma si infilerà direttamente nella canna in una scanalatura predisposta. Tradotto, il gommino a sezione circolare ha un alto e un basso ben precisi che dovremo rispettare.

La canna dei pallini è un elemento di precisione. I pallini sono di circa 5.95mm, mentre le canne offrono un diametro di 6.15mm. In caso di canne di precisione abbiamo un diametro ancora minore, 6.03 mm circa, e questo se da un lato offre un po’ di precisione in più, dall’altro costringe a comprare pallini di perfetta garanzia di lucidatura, sperare che tutto sia pulito, e sparare raffiche più brevi. Personalmente sconsiglio le canne di precisione.

Le canne sono di varie misure e acquistate online significa che fanno un viaggio per i corrieri. Forse è meglio comprarle con un fucile nuovo in modo che vengano imballate e preservate dalla scatola del fucile. Solitamente sono in ottone ma le si trova anche in acciaio (le più belle del resto).

Come noterete hanno un foro alla base che entrerà nell’hop up. Quel foro va orientato in alto dove il pressore dell’Hop up premerà la gomma hop up alterando l’uscita del pallino con una rotazione.

Non c’è molto altro sul gruppo Hop up. Montate questa parte per ultima e assicuratevi di aver pulito la canna con un’asta di pulizia tipicamente inclusa nei fucili.

L’attesa

Ora che avete analizzato il problema, verificato cosa acquistare e segnato cosa potete anche migliorare visto che aprire il gear box non è cosa di tutti i giorni, o almeno si spera, infilate tutti i componenti nei pratici sacchetti antigelo, igienizzati e puliti, e chiudete ogni singolo sacchetto. Io ho fatto cosi e nulla è andato perso e nulla ha ricevuto polvere o altro. L’attesa dell’ordine e la verifica dei prezzi è una delle fasi che può richiedere anche delle settimane. Comunque sia il mio consiglio è quello di isolare da sole-vento-pioggia tutta la vostra ferraglia in attesa dei ricambi. Il giorno che dovrete rimontare tutto richiederà sicuramente qualche oretta che non è sempre facile procacciarsi.

Il riassemblaggio

I componenti sono arrivati e avete le vostre 2 orette di rimontaggio. Detto questo gli accorgimenti sono gli stessi dello smontaggio.

Per primo il Gear Box. Ingrassate e cambiate tutto quello che dovete cambiare. Ricordatevi degli spessori, di dove si trovavano e metteteli tutti sugli ingranaggi alla base, di modo che sulla placca di chiusura ci stiano solo le boccole. Se non stanno ferme ingrassate anche loro cosi restano al loro posto. Innescate la molla nel cilindro e agganciate il guidamolla nella placca base del gearbox. Dovrebbe starci.

Quando chiudete mettete tutti gli ingranaggi nella posizione il più perpendicolare possibile, e aiutatevi con un cacciavite a punta piccola per centrare l’ingranaggio nella boccola. Buona pazienza e buona fortuna!

Ce l’avete fatta? subito le viti allora… e ricordate le rondelle glover nella parte alta.

Ora seconda fase, molto difficile. Rimontate gli ingranaggi di selettore sul gear box e aiutatevi con un po’ di grasso per fare in modo che non cadano. Ruotateli su Automatico.

Il gear box va calato dentro alla scocca in plastica dello Scar. Come per lo smontaggio tenete i selettori fuori sede e divaricate con cacciavite mentre inserite. Operazione davvero frustrante. Una volta che in qualche modo si trova in posizione, divaricate il fianco con il cacciavite e ruotate il selettore su automatico, fino a che non si incastra. Stessa operazione dall’altro lato.

Prima di procedere a questo punto, provate i selettori e verificate che scattino correttamente entrambe.

 

Ora è il turno del calcio. Infilate prima i cavi positivo e negativo nei fori del calcio, e poi fissate le viti del calcio alla scocca del Gear Box. Completata questa fase inserite il motorino orientando positivo e negativo come descritto in precedenza. I cavi si connetteranno al motorino ognuno al polo prestabilito.

Avvitate infine il coperchio del calcio verificando che non si stacchino i connettori. Se si staccano premeteli con una pinza delicatamente, per farli serrare meglio.

Ora che il corpo del vostro fucile è pronto, attacchiamo una batteria e verifichiamo la raffica, il singolo e la sicura. Se qualcosa non va è meglio ritornare sui propri passi da qui.

Inseriamo quindi i perni specifici del GearBox che lo fissano alla scocca fucile.

Funziona tutto, fasi finali

Abbiamo verificato che tutto funzioni, e ora volgiamo l’attenzione al gruppo Hop up. Montiamolo come precedentemente descritto e infiliamolo nella sede del corpo superiore. Alternativamente si può anche montare sul Gear box, ma resterebbe un po’ troppo pensile. Inseriamo ora nella parte superiore della replica anche le placche di copertura dell’Hop up, verificando che allo scorrere della leva vengano mostrate. Nel caso degli M4 questa fase non c’e’.

Infiliamo il Castello sulle guide della scocca inferiore e rivediamo dopo tanto tempo finalmente il nostro fucile semi assemblato. Spostando indietro la leva si deve vedere l’Hop up e l’asta spingipallino inserita correttamente al suo interno.

Fissiamo per primo il perno che unisce le 2 parti. Infine avvitiamo il calcio al fucile con le sue viti.

Work Complete!

Quando terminate un operazione del genere e inserendo la batteria il fucile funziona, avrete una grande soddisfazione e l’incontenibile voglia di provarlo. Lecito, ma ricordate che abbiamo modificato vari aspetti delle meccaniche, quindi prima di tutto, Test Joule!

Con questa guida spero di aver chiarito vari aspetti che sinceramente non avevo visto ne trattato prima d’ora. Se solo gli “esperti” si prodigassero a creare qualche articolo a riguardo avremmo tutti una cultura nel settore decisamente soddisfacente. Nel mentre accontentatevi di questa. Ad ogni modo complimenti vivissimi a tutti coloro che vorranno resuscitare le proprie repliche cimentandosi in manutenzioni straordinarie come queste.

 

Qui da Lord è tutto. Vi aspetto sul campo e se passate dalle nostre parti contattateci:

Prima Divisione Aquile

Squadra Rainbow operazione completata.

Over

_Lord Hol Napult_

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This entry was posted on domenica, Giugno 17th, 2018 at 14:08 and is filed under Funny, goodies, guerra, Italia, Prima Divisione Aquile, Riflessioni Digitali, SoftAir, tecnologia, Tempo, vita. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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