Archive for Luglio, 2023

In un bel giorno di mare, un uomo visivamente muscoloso e tatuato, vide in spiaggia, sdraiata su un lettino, una suadente ragazza, intenta a leggere un libro all’ombra del suo ombrellone.

Notando che il lettino accanto era vuoto, e sicuro della propria forzuta corporatura, decise di provare ad abbordare la ragazza…

Uomo: “Salve, bella giornata vero?”
La ragazza, distratta da quel fastidioso approccio, guardò l’uomo da sopra il libro, rispondendo semplicemente: “Salve”.

L’uomo: “Sa, ho appena finito i miei esercizi di sollevamento pesi e non c’è niente di meglio che fare un pò di mare”.

La ragazza, non apprezzando eccessivamente muscolature esorbitanti, decise di dirottare il discorso a qualcosa d’altro, e vedendo un abbondante numero di tatuaggi sull’uomo, rispose:
“Che bei tatuaggi, hanno qualche significato con il suo trascorso?”

L’uomo, decodificando con difficoltà la parola “trascorso”, capì che la ragazza voleva sapere se i tatuaggi rappresentavano qualcosa, e rispose entusiasta: “Certo, ognuno di essi rappresenta una parte di me. Sono come una seconda pelle, o meglio, come delle cicatrici di guerra. Sono molto fiero di averli fatti perché mi ricordano quanto sia stato forte nei momenti difficili.”

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Viveva tempo fa un ricco signore, ma talmente ricco, che il suo capitale era in tre banche. Era anche persona temuta e austera, persino spietata con chi aveva a che fare con lui, ma questo ora non conta.

Insomma, questo signore, un giorno, morì.

I parenti tutti, appresa la notizia, decisero di preparare un grande funerale, con tutte quelle cose che un grande funerale ha.

Vedendo che c’erano ancora infiniti soldi, e volendo omaggiare il caro parente defunto, decisero di fare una grande bara indorata, e addobbarono a crisantemi e rose ogni cosa.

Ma i soldi erano ancora tanti, e volendo celebrare appieno la sua ricchezza (da vivo), decisero che era giusto mettere un po di soldi assieme a lui nella bara.

Non sapendo come disporli, e non volendo rischiare che qualcuno se ne appropriasse, decisero che l’unica via era quella di arrotolarli, e ficcarli su per l’ano. Presero quindi una bella mazzetta da 100 denari, la arrotolarono bene bene, e un addetto con camice e guanti in lattice, gliela ficcò su.

E puff… Uno sfiato odorifero soffiò fuori tutte le banconote, facendole volare per la stanza.

Basiti, presero allora un’altra mazzetta, la arrotolarono bene bene, misero un elastico ben stretto, e riprovarono.

Puff… La mazzetta fece la fine della precedente e tutti i soldi volarono in giro.

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