Archive for Giugno, 2020

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Ogni uomo, ogni persona, e persino ogni animale o creatura dell’universo, vivono basandosi sulle esperienze pregresse. La somma delle cicatrici sulla pelle e dei loro affanni, costituisce il punto di partenza per dirigere meglio e con maggiore precisione i propri intenti. In assenza di questo, ci si affida a logiche di branco. Forse tutto questo adoperarsi e prodigarsi nel riuscire a superare gli ostacoli tra l’Ego e il desiderio, hanno come unico fine la sopravvivenza.

Di norma le razze animali vivono cosi, e soddisfatta la loro primaria necessità, non avanzano oltre.

L’essere umano, diversamente, ha un Ego smisurato, e per taluni infinito. Insaziabile la sete di morte dei grandi generali delle guerre passate, o di predominio dei conquistatori, o di un ramo di conoscenza degli scienziati, sempre chini sulla propria ricerca che, purtroppo, richiede a volte delle cavie sacrificabili. In generale ogni aspirazione della razza umana, e ogni interesse che la mente umana possa partorire, possiede i suoi personaggi di spicco, autori di “grandi cose”, e di conseguenza, infiniti e insaziabili esseri sbilanciati verso questo o quel intento. Fino alla follia.

Anche un assassino seriale, per esempio, ha una sete insaziabile. Anche un matematico. Anche un archeologo. Anche un astronauta. Anche un letterato. E’ intrinseco nella razza umana, seppur con certe differenti misure, che la ricerca, talvolta forsennata e priva di raziocinio, venga perpetrata per anni o forse per tutta la vita, nonostante sia moralmente errata o non porti a giovamento nel sistema della sopravvivenza primordiale. Solo con la morte o con la coscienza un uomo auto-termina la propria “ricerca”. Dipende insomma dalle verità che scopre e dai risvolti che queste verità, approfondite fino al massimo livello, porterebbero generare.

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Buongiorno vecchi Nerd.

L’era del gaming è ormai matura e evoluta per soddisfare qualsiasi palato. Laddove i simulatori raggiungono un livello di eccellenza e richiedono l’impegno del giocatore per mesi e mesi, laddove i giochi per PC e console coinvolgono fino alla parte più profonda dell’EGO umano, e laddove i giochi per Android e Iphone rasentano un livello di infantilità e stupidità che pochi riescono a sopportare… ecco, in fondo a tutti questi corridoi della mente c’e’ una schiera di videogame di immediato utilizzo, alto feedback, ammaliante fruibilità, e dal gusto non trascurabile del “vintage corposo”…

Ovviamente sto parlando di Retro-Gaming!

Erano gli anni 1990 quando nei bar e nelle “sale giochi” dei tempi iniziavano a comparire le “macchinette”, dei cabinati per uno o due giocatori che, previo il deposito del conio nell’apposita fessura, consentivano un po di svago e cooperazione digitale.

Sono già passati 30 anni da allora, ma il loro fascino resta intatto nei ricordi dei giovani di quei tempi. Si sudava davanti a quelle sfide digitali, e si sudava ancora di più se dietro si faceva la folla di spettatori!

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