Buongiorno padri e madri, gente del mondo timorosa di virus e avventata nelle scelte, ragazzi e ragazze in osservanza schiva del contesto, e soprattutto preoccupati genitori di piccoli nascituri, buongiorno a tutti. In questo post, prettamente basato su proiezioni teoriche, cercherò di avvicinare alla realtà il calcolo delle reazioni avverse da vaccino come se in tutta Italia ci fosse una farmacovigilanza attiva, pari a quella presente da anni nella regione veneta.

Il caos suscitato dai 10 vaccini obbligatori e dagli effetti collaterali che sono inesorabilmente collegati alla dose di adiuvanti e contaminanti oramai identificati sia dalle analisi del Dottore Stefano Montanari e Dott.ssa Antonietta Gatti, e il calcolo sul rapporto plasma/adiuvante del membro onorario dell’European Forum for Vaccine Vigilance Jean Pilette, li lasceremo un attimo da parte, in questo precedente post.

In questo, si cercherà di ottenere un dato quanto piu verosimile alla realtà, il che significa che se un giorno la farmacovigilanza fosse davvero attiva ed efficace a parimerito in tutto il Bel Paese, allora potremmo ottenerne la conferma (o la spudorata smentita).

Per queste analisi ho voluto specificatamente usare il rapporto AIFA del 2016. Nel 2016 non era ancora presente l’obbligo vaccinale, e quindi i dati nel mio modesto parere non erano cosi “massaggiati” come usano dire in gergo  farmacisti. “Massaggiati” è ormai una parola dolce rispetto al far apparire positivo un segno meno, ma tant’è che non c’è più nulla di cui stupirsi, pare che nessuno si faccia più domande e tantomeno esegua più verifica alcuna…

E prima che questo post venga etichettato in qualche maniera, dal No-Vax post, alla fake news, o altri gerghi del background mediatico attuale denigratorio, vi invito come sempre ad essere liberi pensatori, assidui verificatori e meticolosi calcolatori di ciò che vi circonda, qualsiasi sia l’ambito, il dubbio, la notizia… insomma: tutto.

Partiamo.

Recupero dati base

Scarico dal portale dell’AIFA il rapporto 2016 sulla vaccinovigilanza:
“Rapporto_Vaccini_2016.pdf”

Pag.17 – fonte: AIFA
Numero di segnalazioni in Veneto (dove la farmacovigilanza è attiva): 1735
Totale segnalazioni in Italia: 4766 (di cui 14 senza regione).

Pag.19 – fonte: AIFA
su 4651 segnalazioni quelle inferiori a 1 anno sono 2638 ovvero il 56,719%

Il nostro scopo è incrociare le nascite del 2016 con le segnalazioni di reazioni avverse dovute a vaccinazione nel primo anno di vita.

Estrazione Statistica

Definito il totale e il numero di segnalazioni per soli bambini,  estraggo dal Veneto solo quella parte.

Prelevo quindi il 56,719% di segnalazioni su bambini <= 1 anno (su scala nazionale) dalle segnalazioni complessive del Veneto, che sono 1735,
e ottengo 971,6 segnalazioni.

971,6 sono le segnalazioni teoriche per bambini <=1 anno, relative al solo 2016 e al solo Veneto

Per poter proseguire è necessario ora rivolgersi ai dati ISTAT, interrogando il sistema per estrarre i “nati vivi” nel 2016 relativi al Veneto, ottenendo quindi un campione di “bambini vaccinabili” nel primo anno di vita.

“ISTAT Export – NATI VIVI 2016 – tutte le regioni.
Estraggo il numero di bambini nati nel 2016 in Veneto: 37722

Estraggo la copertura vaccinale dichiarata in Veneto per l’anno 2016:

FILE: “Report sul monitoraggio della sospensione dell’obbligo vaccinale – Dati sulle coperture per i nuovi nati aggiornati al 31.03.2017

FONTE: https://www.regione.Veneto.it/web/sanita/monitoraggio-vaccinazioni

Risultato:
Escludendo il morbillo che va fatto dopo il primo anno di eta’, rilevo che la copertura vaccinale veneta nel 2016 e’ alta: media del 92%

Calcolo che dei “Nati Vivi” il 92% si vaccina, e ovviamente le reazioni avverse si applicano a questi…
Quindi dei nati Vivi 37.722, il 92% è un numero approssimativo di bambini pari a:

34.704 (vaccinati veneti teorici nel primo anno di vita nel 2016).

Le reazioni avverse teoriche per bambini <=1 anno relative al 2016 in Veneto sono 971,6 come visto sopra.

La percentuale di reazioni avverse teoriche con farmacovigilanza attiva (su base veneta) è quindi del:

2,799%

In pratica: Più di 2 bambini su 100 hanno una reazione avversa segnalata alla farmacovigilanza attiva del Veneto, relativa al primo anno di vita. Il rapporto AIFA non conteneva infatti le vaccinazioni effettuate ed era quindi impossible estrarne una percentuale attendibile. I dati ISTAT comunque sono molto precisi e ci consentono calcoli teorici.

Ecco visivamente 2,8% di bambini soggetti a vaccinazione che hanno avuto una reazione avversa sufficiente da indurre i genitori a segnalare attraverso la farmacovigilanza il problema:

Tornando sull’excel di tutte le regioni,  applichiamo il 2,8% di segnalazioni di reazione avversa a tutti i bambini nati nel 2016, teorizzando che la copertura vaccinale sia per ogni regione del del 92% media.

Si ottiene quindi il seguente totale Italiano di segnalazioni di reazione avversa teoriche:

12.060

Su un totale teorico (al 92%) di bambini vaccinati in tutta Italia pari a: 430.877

Copia dell’Excel con il calcolo ISTAT-AIFA riguardo alla proiezione delle reazioni Avverse su base veneta nel 2016.

Reazioni Avverse Gravi

“Rapporto_Vaccini_2016.pdf” – Pag.20 – fonte: AIFA –
“Tabella 5. Distribuzione delle segnalazioni per classe ATC e per gravità, 2016”

Nel 2016 le reazioni avverse classificate GRAVI sono state 753, su un totale di 4766 segnalazioni totali in Italia, ovvero il 15,8%

E’ lo stesso documento AIFA che definisce cosa è una reazione grave:

Se anche queste sono afflitte da scarsa farmacovigilanza, il loro numero potrebbe essere molto maggiore. Molte persone infatti ancora non percepiscono i rischi da vaccinazione e non correlano le reazioni avverse, seppur solo temporalmente connesse, all’inoculazione del siero. Una reazione avversa di tipo neurale per esempio avviene in media entro le 48 ore. Altre posso avvenire anche dopo 10 anni, come allergie di vario tipo e fenomeni autoimmuni, fino allo sviluppo di cancro (Fonte: Vaccini Si o No? di Stefano Montanari e Antonietta Gatti).

Purtroppo non è risaputo il numero di reazioni avverse gravi del Veneto, su cui si baserebbe il calcolo, ma si può presupporre un 15.8% anche in quel caso. Applicando quindi tale percentuale (15.8%) alle segnalazioni avverse teoriche calcolate per tutta l’Italia, ovvero 12.060, si ottiene un numero di reazioni avverse gravi teoriche di:

1.906

Tradotto in altre parole, in Italia con dati del 2016 per bambini <= 1 anno, 26,5 bambini su 1000 hanno reazioni avverse, di cui circa 4 su 1000 sono reazioni avverse gravi.

Considerazioni sul tipo di segnalazione

Su 4766 segnalazioni di cui 753 gravi e il resto “meno gravi”, si nota però che hanno principalmente una origine di tipo:

GRUPPO 1

  • Specialista 37.4%
  • altre figure professionali 27,8%
  • medico ospedaliero 10.3%
  • Infermiere 10.0%

GRUPPO 2

  • Medico generico e pediatra 9,4%

GRUPPO 3

  • altro

Ora, quante persone si rivolgono ad ospedali o Specialisti per fare una segnalazione cosiddetta “meno grave” dopo una vaccinazione?

Siamo così convinti che si tratti di sola febbre a 38°, tanto da pagare uno specialista più di 100 euro o un pronto soccorso?
Eppure questi numeri indicano che l’85,5% delle segnalazioni provengono figure del gruppo 1.

E’ più logico pensare che la reazione avversa sia inaspettata e visivamente preoccupante. E’ più logico pensare che le cosiddette “meno gravi” tanto trascurabili non siano.. L’85% di 12.060 segnalazioni avverse teoriche risulta essere

10251 segnalazioni teoriche di reazione avversa, che hanno preoccupato i genitori di un neonato vaccinato, al punto da rivolgersi a figure mediche del gruppo 1 in cerca di aiuto.

Conclusione

Se in Italia la farmacovigilanza fosse attiva ed efficente come in Veneto, avremmo che in seguito a vaccinazione di bambini nel primo anno di vita, su un campione di 430.877 vaccinati (pari al 92% dei nati vivi), otterremmo 12.060 segnalazioni di reazione avversa (pari al 2,8% del totale vaccinati) di cui con carattere di gravità 1.906 (pari al 15.8% delle segnalazioni effettuate e allo 0.442% del totale vaccinati).

Riformulando, in base a questi calcoli teorici, su 1000 bambini vaccinati, 28 avranno una reazione avversa, e 4,4 una reazione avversa grave.

Come vedete dai vari dati, seppur teorici (ma da base attendibile), siamo davanti ad una vera e propria ecatombe silenziosa di sperimentazione sui più piccoli, di cui nessun media sembra però occuparsene adeguatamante.

E’ noto infatti che la morte in culla (SIDS) o i principi di sindrome autistica e ritardi dell’apprendimento (che pare siano provocati dall’accumulo di adiuvanti e contaminanti dei vaccini nel sistema nervoso centrale, le cui porte vengono aperte dal polisorbato 80), siano modi molto ma molto più discreti di una bomba esplosa in centro o di un barcone rovesciato in mare, e quindi non degni di attenzione mediatica.

Edit Ottobre 2018: riformulando i calcoli sull’anno 2017, con la stessa metodica, i risultati sono anche peggiori, considerando che il 2017 ha imposto la vaccinazione obbligatoria (TSO) a partire da metà anno.

Dati 2017 relativi alla Regione Veneto

L’aumento della copertura vaccinale passa da 92,5% a 95,5%, ma di contro aumentano di molto la quantità di
sospette reazioni avverse, che passano da 2,8%(2016) a 3.284%(2017). Persino le nascite calano in un anno di 1271 bambini: 37867(2016) e 36596(2017) ovvero -3,36% di nascite perse in un solo anno.

Integrazione Ottobre 2018: uno studio di “farmacovigilanza attiva” eseguito in puglia nel periodo 2013/2018 e pubblicato in questi giorni si è dedicato alla verifica post-vaccinale del vaccino MPRV (Morbillo-Parotite-Rosolia-Varicella). Il rapporto ha monitorato nel breve ma anche nel medio termine 1672 bambini, diversamente dalle politiche passate che si basavano su farmacovigilanza passiva, ovvero fatta dalle segnalazioni spontanee di genitori.

Allego le parti salienti:
La tabella di pag 26 mostra che le segnalazioni degli eventi avversi gravi correlati alla vaccinazione hanno avuto un’incidenza del 40,69 per mille (che ovviamente significa 4 su cento) con un nuovo parametro inedito: “Il rapporto di Causalità”. Questo parametro si attesta sul 75% ovvero 3 segnalazioni su 4 sono correlate a vaccinazione sicuramente.

Fonte: Report Puglia 2018 Vaccinazioni

Sicuramente lontanissimi dagli sbandierati “1 su un milione” che la demenza senile e il pathos monetario fanno blaterare a certuni pseudo-medici da Talk show, è tempo che l’Istituto Superiore della Sanità inizi a fare chiarezza sulle vaccinazioni a tappeto, tra l’altro applicando coercizione e multe già dal 2017.

Ma questo capitolo purtroppo non sembra ancora pronto per essere scritto…

_Lord Hol Napult_

Tutti i documenti:

  1. Scarico dal portale dell’AIFA il rapporto 2016 sulla vaccinovigilanza: “Rapporto_Vaccini_2016.pdf”
  2. FILE: “Regione Veneto: risultati dell’attività di vaccinazione nell’anno 2006 [pdf 59KB]”:  https://www.regione.Veneto.it/web/sanita/monitoraggio-vaccinazioni
  3. Copia cache di tutti i documenti

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This entry was posted on mercoledì, Settembre 19th, 2018 at 22:38 and is filed under Future, governo, Internet, Italia, luce, politica, Progresso, realtà, Riflessioni Digitali, riflettere, Storia, vita. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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