Buongiorno homus-dipendentus del digitale, oggi vedremo una delle periferiche che dovrebbe, almeno sulla carta, rappresentare un giusto connubio tra la digitalizzazione che le menti pretendono nella relazione simbiotica con la macchina, e l’intefacciamento “ergonomico” che la nostra biologica esistenza esige.
Stiamo parlando di mouse verticali. Essi esistono, in quanto esistono anche problemi di artrite e difficoltà di movimento degli arti umani. E quindi, senza tergiversare ad oltranza nella speranza di perdere qualche altro lettore, buttiamoci a capofitto in questa analisi, non ufficiale, non federale, non approvata, e non politicamente corretta, del mouse Zelotes T-20.
A cosa serve un mouse verticale?
La domanda è semplice, ma la risposta lo è ancora di più. Un mouse verticale fa esattamente le stesse funzioni di un mouse normale. La differenza è semplicemente che impugnerete la periferica in modo differente. Questo ha dei vantaggi e degli svantaggi. Il primo grande vantaggio è legato all’ergonomia, ovvero il mouse segue una posizione più naturale e riposante che assume il vostro polso quando lo appoggiate sul tavolo. Provare per credere, scoprirete che la vostra mano non appoggia piatta sulla superficie e nemmeno verticale, appoggia indicativamente sui 60°.
Il mouse verticale, che esattamente “verticale” non è, tende ad essere rilassante sui 70°, ovvero 70° più vicino alla posizione naturale della vostra mano rispetto ad un mouse normale (ovvero piatto).
Da questo si evince che se avete già dei problemi di articolazione sui polsi, o di artrite, o altre patologie motorie che vi rendono difficoltosa l’attività lavorativa, questa potrebbe essere una piccola soluzione migliorativa.
Come è la qualità dell’oggetto?
Nel caso specifico dello Zelotes T20, le plastiche e l’impugnatura sono di buona qualità. L’oggetto è solido e ben costruito e sinceramente è piacevole da utilizzare. La parte sottostante con il sensore adotta tutte le teorie dei mouse moderni, con un rialzo che raccoglie la polvere lasciando l’infrarosso libero di leggere la superficie del tavolo e rispondere ai movimenti.
L’oggetto possiede il selettore DPI con cui, sostanzialmente, si cambia la velocità di movimento della freccia. In realtà è un selettore di precisione, ma non lo cambierete molto spesso.
Infine sono presenti oltre ai due canonici tasti, anche i tasti BACK e FRONT che sono comandati dal pollice e che permettono per esempio nella navigazione internet di retrocedere o procedere nella cronologia di pagine visitate.
La versione con filo ha un ottimo jack usb e un filo rivestito in cordatura di ottima qualità e resistenza. Sinceramente su tutti questi fronti siamo all’attuale standard di buona qualità.
La precisione del click e del movimento sono ottimali.
Ci sono solo vantaggi?
Il mouse verticale ha un’altezza a cui non sono abituato. Questo provoca un piccolo problema, visto che solitamente si passa dalla tastiera al mouse molte volte. Ebbene, questo passaggio, provoca il lancio di suddetto mouse verso le più lontane distanze alla nostra destra! Accade spesso nell’atto di afferrarlo distrattamente e potrebbe essere un problema nel caso che il mouse si trovi sul bordo di un tavolo, volando giù catastroficamente.
La modalità corretta per afferrare questi mouse verticali è da dietro, oppure dall’alto, ma non da sinistra. E questo è un problema se non riuscite a farci l’abitudine.
Un altro problema è che con i mouse piatti spesso si utilizza il mignolo per frenare la corsa ed aumentare la precisione. Questo tipo di utilizzo è abbastanza comune nel gaming e serve, per esempio, a migliorare la mira in uno “sparatutto” in modo dinamico. La cosa funziona anche con il mouse verticale, infatti l’impugnatura consente il mignolo sul tavolo, ma richiede anche in questo caso un po’ di esperienza sul campo, in quanto i movimenti sono molto più dipendenti dalla coppia pollice anulare che dal polso. Piccolezze comunque.
Infine, peccato che non abbia trovato delle versioni sinistrorse per mancini. Mi sembra strano che si creino dei mouse verticali per maggiorare il comfort dei destrorsi, e non si consideri i mancini… in ogni caso anche per i mouse piatti non sempre l’impugnatura è simmetrica e adatta ai mancini.
E’ un Gaming mouse?
La scritta del prodotto riporta trionfante Gaming Mouse. Io non la penso così. Riporto qui di seguito una serie di test che mostrano i click del mouse (colore rosso/blu/fucsia) come se fossero eseguiti intenzionalmente. Nel mio test ho cliccato velocemente tra i quadrati in sequenza, dal basso verso l’alto, cercando di essere il più spontaneo e naturale possibile nell’utilizzo.
Come si vede chiaramente, la posizione verticale esposta del tasto sinistro del mouse tende in taluni casi a “strisciare” il click. In un caso ho addirittura sbagliato il bersaglio (blu). Nel test ho cliccato velocemente tra i 4 quadrati in modo intenzionale. Senza precauzioni di sorta, il click a volte diventa un vero e proprio trascinamento. Se pensate che, invece di eseguire un doppio click su un icona, la trascinate, capite che, a patto di non esservi abituati perfettamente con la periferica, si ottengono dei risultati errati.
I mouse verticali di fatto non hanno dei software o driver particolari, ma usano quelli standard. Quindi un errore del click, anche se minimo, si trasforma in “trascina icona”. Questo li esclude completamente dall’essere ovviamente dei mouse da gaming. Purtroppo però risulta essere una nota dolente anche per l’utilizzo in “ambienti office” e gestionali, per cui, a meno di imparare a cliccare con pazienza e virtù a mouse fermo, un utilizzo veloce e impreciso del click sinistro genera quegli errori.
Nei mouse piatti ad esempio la pressione del tasto è verticale e sotto al mouse c’è un tavolo che ovviamente non si sposta. Se ne deduce che tutti i click dei mouse normali sono ottimali, mentre per i mouse verticali no.
E il bottone gaming Multi-click sinistro?
Uno dei tasti più apprezzati nel gaming è un secondario bottone che effettua una ripetuta serie di click sinistri senza richiederli. E’ in pratica un multi-click a singola pressione… purtroppo questo tasto è assente, ed anche per questo motivo non possiamo considerare questo modello come un gaming mouse.
Riepilogo dei Pro e Contro del mouse Verticale
PRO
E’ ergonomico, comodo da impugnare, e riduce lo stress da utilizzo del mouse.
E’ economico come un qualsiasi altro mouse.
Ha il suo fascino “rivoluzionario ma non troppo”.
I materiali sono buoni e la struttura solida. Buona la qualità generale.
Contiene comunque tutti i bottoni dei mouse normali (incluso click su rotella)
CONTRO
Genera trascinamenti al posto dei click sinistri.
Viene sbattuto lontano se lo si impugna velocemente dalla tastiera.
Non ha il bottone multi-click sinistro.
Richiede una certa pratica prima dell’utilizzo.
Versione per mancini non trovata.
E’ più ingombrante di un mouse piatto, specie per il trasporto in zaino.
Dove lo acquisto?
Sinceramente, lo trovate su tutti gli store, o almeno trovate svariati mouse verticali che gli assomigliano. Il mio consiglio per un acquisto economico e quello di seguire questi link:
Per concludere questa breve recensione, mi sento comunque di consigliare questo genere di mouse a tutte le persone che fanno unutilizzo da ufficio della suddetta periferica, ovvero un po’ di tastiera e un po’ di mouse. Ancora meglio se tali persone devono usare molto tempo al giorno il mouse e meno la tastiera. Lo sconsiglio invece nel caso che vogliate usarlo per il gaming, a meno che per gaming intendiate un avventura grafica punta e clicca senza requisiti di velocità e precisione. Difficile infatti mirare e sparare ad un nemico se i click trascinano verso sinistra.
Tutto sommato lo ritengo comunque un acquisto valido per una postazione fissa con mansioni da ufficio, a maggior ragione se si hanno problemi di artrite o affaticamento sul polso. Diversamente, sia per ingombro che per utilizzo, andrebbe preferito il mouse classico.
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