“Aglio Orsino”
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Buongiorno travisatori di ricette online,
oggi parleremo di come procacciarsi (quasi) gratuitamente un barattolo saporito e salutare di pesto di aglio orsino dei boschi.

Il pesto è uno dei condimenti migliori per i primi piatti, e nella dieta italiana è praticamente onnipresente. La sua capacità di trasformare un piatto relativamente povero come la pasta o gli gnocchi “in bianco”, in qualcosa di compiuto e saporito, ha dell’incredibile!

Un barattolo di pesto vale dai 2 euro a circa 15 euro. Non si tratta quindi di risparmiare chissà quanti soldi, ma semplicemente di sperimentare qualcosa di diverso con delle proprietà naturali intrinseche di alto rilievo, e di creare qualcosa senza rivolgersi sempre ai negozi… insomma, dietro c’è un certo aspetto di orgoglio personale nel tentare la creazione di questo condimento.

Andiamo nel bosco!

Per procurarsi dell’aglio orsino ci sono dei requisiti. Prima di tutto deve essere Primavera. La primavera porta con se una innata quantità di piante novelle e fiori coloriti, tra cui il nostro. Nei boschi vi capiterà di sentire, solitamente presso rigagnoli o corsi di acqua, laddove la terra è fortemente umida e il muschio ricopre le cortecce, un forte odore di aglio.

Quando lo percepite, osservate il terreno e verificate se vi sono delle foglie verde tenue, monocromatiche, vellutate, discretamente larghe, e contornate da piccoli fiorellini bianchi cuneiformi.

E’ lui!

L’aglio orsino si presenta solitamente in buone quantità, creando zone di vari metri quadrati.

Attenzione all’Anemone dei Boschi

“Anemone dei boschi”

Un fiore differente ma, bianco, e che crea larghi tappeti molto simili a quelli dell’aglio orsino, è l’anemone dei boschi. Le sue foglie sono piccole, venose e frastagliate, ma cosa più importante, contengono una sostanza tossica! L’anemone è urticante per l’uomo e tossica per gli animali.

Se ingerite si dice che siano amarissime, il che differisce ovviamente dal profumo dell’aglio che cerchiamo… comunque, una volta imparate le differenze, non sarà difficile distinguerle, però vista la poca praticità di ciascuno riguardo il bosco, è sempre meglio studiarci un po’ sopra prima.

Evitiamo quindi di raccogliere l’anemone dei boschi.

“Prato di anemoni, simili a colpo d’occhio a un prato di aglio orsino. Da non raccogliere”

Ecco l’anemone dei boschi: https://it.wikipedia.org/wiki/Anemonoides_nemorosa

Attenzione (ma più tranquilla) anche al Dente di Cane

Il dente di cane è una pianta che si mischia spesso all’aglio orsino, ma che per nostra fortuna, è commestibile. Il problema è che non sa di aglio, quindi non ci serve.

Le sue foglie in particolare sono molto simili all’aglio orsino, ma vistosamente maculate. Il suo fiore inoltre è molto bello e profondamente differente. Una sorta di campanula allungata e triste, talvolta rosea, che si schiude solo se il mondo decide di infondere in quel giorno un pò di amore, anzichè il solito odio. Per quello, è spesso chiuso.

Le eviteremo in ogni caso perchè inutile al nostro scopo.

Ecco il dente di cane: https://it.wikipedia.org/wiki/Erythronium_dens-canis

L’aglio orsino, finalmente..

“Aglio orsino”

L’aglio orsino porta questo nome in quanto l’orso, quello grosso, quello bruno.., risvegliatosi dal letargo, ne ingoia parecchie quantità ripristinando le forze perse durante il sonno invernale. Da questo se ne deduce che, se a terra le foglie non sono novelle e intere, forse è meglio cambiare zona, ed anche abbastanza in fretta…

Per preparare il nostro pesto consiglio di evitare fiori e bulbi (le radici) che comunque dovrebbero essere utilizzabili. Le foglie migliori sono quelle larghe. La parte più saporita e profumata di aglio è ovviamente verso la radice, con un generale decremento verso la punta della foglia che talvolta si secca. Tendenzialmente, si potrebbe eliminare la parte finale delle foglie ottenendo un pesto ancora più profumato; la scelta è vostra.

Raccogliamo quindi una cinquantina di foglie , sufficienti per un barattolo, avendo l’accortezza di procedere cautamente e verificando che le foglie partano esattamente dalla stessa origine da cui parte il caratteristico fiore bianco. Immagino che con un po’ di dimestichezza, non avrete più bisogno di questi consigli, ma per la prima volta adottate ogni precauzione. Il bosco infatti non garantisce che le piante non si mischino con altre specie, e sbagliare è più facile di quanto non si pensi…

Raccolte le nostre foglie e inserite in un sacchetto alimentare, tornate pure verso casa.

Ecco l’aglio orsino: https://it.wikipedia.org/wiki/Allium_ursinum

Creare il pesto

Per prima cosa lavate tutte le foglie. Il bosco è natura incontaminata, ma se qualche animale ha orinato nei paraggi del vostro raccolto è meglio prevenire. Lavare le foglie è come lavare l’insalata dell’orto. Si immergono in acqua fredda e si scolano con lo scolino a centrifuga.

Infine lasciatele asciugare su un panno-carta e conservatele in frigorifero se volete rimandare la creazione del pesto al giorno successivo.

“Bustina di pinoli”

Ora si prende il frullatore a lame, o trita-tutto. Metteteci dentro le vostre foglie lavate e aggiungete 6 grammi di pinoli. Olio extra vergine di oliva quanto basta. Il frullatore è sempre stato uno strumento pericoloso. Prendete tutte le precauzioni in caso di bambini nei paraggi (!) e staccate la spina a fine utilizzo.

“Olio exra vergine di oliva”

Frullate fino a che non ottenete… il pesto.

Se il risultato del frullato è troppo secco, aggiungete un altro poco di olio.

Nota: sarebbe possibile aggiungere del formaggio nel pesto, ma questo rende la sua conservazione meno efficiente. Il formaggio quindi non va messo e, visto che la destinazione finale è un primo piatto, basterà aggiungerlo al momento della consumazione dello stesso. Come fanno tutti gli italiani del resto… Almeno, quelli che si rispettino!

Pesto di aglio orsino

Il pesto ottenuto può essere conservato in un barattolo di vetro. L’aglio orsino non è forte come l’aglio, e darà un gusto “delicato” nonostante la brutta fama dell’alito anti-vampiro.

Gnocchi al pesto

Ora, perché dovrei fare tutto questo?

Se le motivazioni finora raccolte non vi hanno ancora convinto, è il caso di buttare sul tavolo tutti gli assi dell’aglio orsino (sciogli-lingua).

Caratteristiche dirette:

  • E’ diuretico
  • Purifica il sangue da metalli pesanti
  • Purifica il sangue da colesterolo
  • Contiene vitamina A, B, C, e PP
  • Ha caratteristiche depurative
  • E’ vaso-dilatatore
  • Ha proprietà febbrifughe
  • Altre proprietà positive per l’essere umano…

Caratteristiche indirette:

  • L’odore dell’alito non ne risente come per l’aglio. Cene romantiche salve.
  • Vi farà sentire dei veri botanici del bosco v1.0, uscendo dalla claustrofobica sensazione di dipendenza dal sistema industriale
  • Vi permetterà di fare i bulli con gli amici appositamente invitati a cena (salvo che non li intossichiate con gli anemoni..)
  • Costituirà un condimento ottimo per i vostri primi piatti di pasta o gnocchi (o altro)
  • Potrebbe essere l’inizio di una lunga serie di interessanti studi sulle piante naturali del bosco vicino a casa, trasformandovi internamente in veri e propri esperti di botanica. Ovviamente è un po poco per dirlo, ma è pur sempre un inizio.

Insomma, le motivazioni per non cercare, lavorare ed utilizzare questo aglio orsino sono pressoché zero. Personalmente ho sperimentato un forte effetto sanguigno alla prima consumazione. Credo si tratti di un’azione diretta all’interno del sistema circolatorio, dove una sostanza come l’aglio evidenzia il suo passaggio sanificante. Le prime volte insomma, si sente! E poi si attenua.

Se siete dei temerari, e non volete creare il pesto, potete comunque integrare un insalata anche con queste foglie. Il risultato più esplosivo dovrebbe essere con rucola, cipolle e 5 o 6 foglie di aglio orsino, ma qui i gusti determinano gli ingredienti, e li lascio decidere a voi…

Gnocchi al pesto

Il mio consiglio quindi è quello di prendere lo zaino, raggiungere il bosco che preferite, e cercare il vostro primo aglio orsino nei paraggi dei rigagnoli…

Sarà una grande soddisfazione, una volta nel piatto!

_Lord Hol Napult_

This entry was posted on sabato, Aprile 24th, 2021 at 09:06 and is filed under cucina, goodies, Italia, Ricetta, Riflessioni Digitali, Risparmiare, vita. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

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