Posts Tagged ‘dolore’

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Immagina di essere di nuovo libero.

Immagina di poter respirare aria pura, di camminare nei boschi, di osservare i colori dei fiori selvatici e sentire il profumo del muschio. Immagina di vedere sorgere il Sole, mentre il freddo pungente fugge via e la rugiada trasforma l’erba in un dipinto di gocce brillanti come stelle, a metà tra il buio della notte ed i colori dei primi raggi gialli e vividi.

Immagina di orientare il tuo sguardo verso una vallata, e girandoti, di trovare altre colline ed altre praterie. Immagina di poter correre, e forse anche volare, e di solcare fiumi e rocce, verdi pascoli e casupole di legno e pietra, forse antiche, forse senza tempo. Immagina il profumo della resina dei pini, mentre le foglie degli alberi caduchi si tingono di verde chiaro, giallo, rosso, marrone e marrone scuro, come se avessero assorbito tutte le gradazioni della luce del Sole e della Luna ma non volessero perderne memoria.

Immagina il suono del vento, persistente, lieve, talvolta più forte, e il fruscio dei fili paglierini che robusti e duri sopravvivono a quel freddo, a quel mondo. Immagina lontano il suono delle cornacchie che libertine volteggiano e migrano da rupe a colle, da vallata a radura.

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(Play audio for full immersion reading)

All’inizio è solo distrazione. Non vuoi ammettere di essere proiettato verso una realtà che ti stravolgerà l’esistenza e pur sapendo che sarà un esperienza indimenticabile, cerchi solo di non pensarci troppo.

Pensare in realtà significa farsi prendere un po’ dal panico. Il panico naturale e ribollente che si assapora prima di avere un figlio.

Passa qualche giorno, qualche mese, e inizi ad affrontare la cosa cercando conforto nella moglie (o compagna che sia). Qualche libro, per curiosità ed anche per sopprimere l’ansia, lo leggi. Cose del tipo, essere mamma, diventare mamma, la salute del bambino… parole chiave di un mondo che non ti è appartenuto fino ad oggi.

Arrivano i primi esami “di verifica”. Oramai siamo piuttosto avanti con l’età e le statistiche, bastarde e infide, minacciano la tua stabilità interna con annunci sui mille problemi che un nascituro può avere, genetici, mentali, di postura, di costituzione, di pelle. In TV ti vengono proposte tutte le forme di vita umane con stranezze e gravi problemi ormonali. Speri che non tocchi a te, ma in realtà speri che nonostante quelle persone risultino perfettamente capaci di amare e sorridere, quello che non saprai affrontare è l’enorme spesa economica e di tempo che una complicazione richiede. Il mondo in cui viviamo, se è stato a misura d’uomo per qualche tempo, beh.. ora non lo è più, e la sensazione di schiavitù sociale dovuta a tasse opprimenti e servizi scadenti, assistenza zero… è troppo.

I pensieri di una sola sera non possono essere sufficienti per gli esami “di verifica”. Con la clausola del fatto che si tratti di solo “screening” e quindi mai una certezza o un dato reale. “Reale”… “Neo, definiscimi la realtà…”. “No Morpheus, non questa sera!”.

Si avvicina il periodo e tutto sembra comunque andare bene. Ma la notte non è più tranquilla. La notte non è più una notte di quelle spensierate e giovanili, quando di preoccupazioni non ce n’erano, e si poteva ascoltare il canto dei grilli seduti in terrazza al fresco della luna.

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