Archive for the ‘goodies’ Category

Buongiorno viandanti dagli scarponi usurati,

la guida che vi apprestate a leggere vi fornirà tutti gli strumenti necessari alla pianificazione e mappatura di una passeggiata qualsiasi sul territorio italico (e non solo!), con valutazione della difficoltà del percorso, l’identificazione dei luoghi di interesse da visitare, e la creazione finale di una mappa stampabile, da avere a portata di mano durante il tragitto. E’ quindi utile per chi vuole approfondire le proprie capacità di orientamento e cartografia.

Parleremo di un outdoor su sentieri montani già battuti (hiking/trekking) e già documentati, ma incrociato con l’identificazione di grotte (per esempio), o di scorci che qualcuno ha fotografato su GoogleMaps e che volete rivedere dal vivo…

E questo perché nel fitto dei boschi o durante una faticosa camminata, non sempre si riesce a comprendere che, di lì a pochi passi, potrebbe esserci qualcosa di veramente interessante da vedere.

Documentandosi prima si può produrre, anche grazie a questa guida, una mappa di tutto rispetto con tutto ciò che vi potrebbe interessare durante l’escursione!

Ovviamente, solo strumenti gratuiti e qualche trucco speciale!

La guida e’ divisa in:

  • FASE 1 – Creazione del tragitto principale
  • FASE 2 – Arricchimento della mappa
  • FASE 3 – Alterazione del file GPX con i Waypoint personali
  • FASE 4 – Stampa della Mappa arricchita (su PDF)

Esplorare il territorio e identificare il Rifugio, Monte, Bosco o Luogo che si vuole raggiungere…

Attraverso qualsiasi risorsa, dovreste a questo punto identificare il luogo in cui volete fare la passeggiata. Magari ne avete sentito parlare sui social, o magari ve ne ha parlato un amico.
Identificato il posto, verifichiamo come raggiungerlo, e se rientra nelle nostre tempistiche, procediamo alla creazione del percorso. Tutto ovviamente parte dalla strada dove parcheggerete la macchina, quindi quel luogo da qualche parte dovrà avere un paesino limitrofe dove lasciare il veicolo o uno spiazzo apposito.

FASE 1 – Creazione del tragitto principale

fatmap.com

La prima cosa da fare per creare un tragitto di hiking è usare un programma che mappa i sentieri montani. Ce ne sono molti, ma questo è quello che suggerisco in quanto consente di avere una bellissima mappa tridimensionale da esplorare, in modo scalabile, più la funzione di esportazione del tragitto e una APP per cellulare da cui recuperare i propri tragitti:
FATMAP – https://fatmap.com

Operazione necessaria è ovviamente la Registrazione, con cui si abilita la possibilità di “salvare i propri percorsi” (su questo aspetto non mi dilungherò). La registrazione è gratuita e offre molte funzioni base più che sufficienti per fare tutto.

FATMAP – Visuale 3D scalabile

Inserite il nome del paesino o del monte che volete esplorare e iniziate a visionare l’area.

Semplicemente tendo premuto il tasto destro del mouse sarà possibile manovrare la mappa per osservarne la pendenza. Fantastico. Con la rotella del mouse invece si zooma.

FATMAP – “Create a waypoint” sopra Casa vostra

Icona di Waypoint

Il primo punto che vi consiglio di fare è identificare dove abitate e creare un waypoint proprio sopra casa vostra. La mappa 3D è molto bella, ma un riferimento a dove abitate vi darà sempre la previsione di quanto dista il luogo che volete raggiungere da casa vostra. Col tempo creerete altri tragitti e quel waypoint vi tornerà utile per comprendere se un percorso è fattibile o meno, per gite di mezza giornata.

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14
Mag
2022

Field Recording Audio Low-Cost con Audacity

   Posted by: lordholnapult Tags: ,

Play audio for full immersion reading

Buongiorno novelli registi amatoriali.
Uno degli aspetti importanti che va senza ombra di dubbio curato quando si fanno dei video, è… l’audio.

Sembra una battuta ma così non è! L’audio è una parte molto importante quando si vuole digitalizzare qualcosa, e nello specifico mi riferisco a video nella natura, tra boschi e foreste, con la pretesa ardita di salvare su silicio un angolo remoto del nostro bellissimo pianeta, cercando al contempo di acquisire al meglio tutto ciò che la mente umana possa digitalizzare in quest’era moderna.

Esempio di registratore audio economico ma versatile

Spesso non si hanno comunque le risorse sufficienti per acquistare subito tutto l’equipaggiamento migliore, oppure si vuole prima comprendere se c’è la volontà di perseguire tale strada (che quindi va foraggiata di cospicui danari), oppure se abbiamo solo avuto un abbaglio e dirottiamo verso altri interessi nella vita… Si parla quindi di questione economica.

La seconda questione è quella della versatilità. Esempio: faccio una scampagnata per i monti, ho uno zaino che contiene viveri e vestiario, non posso pretendere di portarmi dietro la versione più evoluta ma comunque pesante, delicata, fragile, dei miei equipaggiamenti. Quindi occorre una versione “da battaglia” degli equipaggiamenti… ma non per questo troppo involuta da rovinare il risultato finale che voglio ottenere.

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Buongiorno esseri bio-digitali,
quello che d’apprima sembrava essere un semplice presentimento, dopo mesi di riprese e montaggi, si è rivelato essere un inquietante certezza. La Gopro Hero 8 Black, forse una delle fotocamere compatte più decantate e osannate dal grande pubblico, è stata soggetto di obsolescenza programmata.

Credere o non credere, questo è il problema…

Se da un lato la sullodata fotocamera è diventata accessibile per prezzo e disponibilità non molto recentemente (a meno di possedere immani ricchezze), è pur vero che il packaging fornito arrivò con imballaggio sobrio e fotocamera aggiornata all’ultimo Firmware disponibile, ovvero il 2.50.

Tra le caratteristiche di punta della Gopro hero 8 black, c’è sempre stata in primis una incredibile capacità di stabilizzare l’immagine anche se sottoposta ai più repentini movimenti, e per tale motivo, uscendone vincitrice su decine di altre fotocamere, ricopre ancora oggi un particolare posto nella vetta delle action cam tascabili e potenti.

Cosa è successo in realtà alla stabilizzazione hypersmooth v2 ?

Ho fatto molte passeggiate registrando, e mi cimento nel cogliere l’aspetto naturale e botanico dei luoghi che visito. Sono partito da action cam più modeste per approdare negli ultimi mesi a questa GoPro Hero 8 Black.

Nonostante questo però, ho notato sin da subito che qualcosa non andava per il verso giusto. Dei test effettuati con una Gopro Hero 7 Black, gentilmente concessami per un breve periodo di tempo, mi avevano entusiasmato riguardo il livello di stabilità dell’immagine e fluidità che una passeggiata nei boschi acquisiva. Di conseguenza i test con la GoPro Hero 8 erano in un primo momento accettabili, se non altro rispetto alla mia precedente fotocamera, ma riservavo in me un dubbio: la stabilizzazione non era come sulla GoPro Hero 7 Black. Traballava negli angoli.

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Buongiorno popolo di Droni e modellini volanti,
in questo post vedremo come ottenere in modo divertente e gratuito il patentino necessario per l’utilizzo di droni nella categoria OPEN, per volo ricreativo, da zero a 25kg.

Per tradurre lo sproloquio di definizioni ai nuovi arrivati, parliamo di come mettersi in regola durante l’utilizzo dei droni, che sono di fatto comparabili, seppur in limitata parte, a sistemi volanti (non identificati) che solcano il cielo. Questo genere di patentino, anche se molti dicono essere obbligatorio per droni > 500g, è in realtà necessario per tutti i droni che montano una videocamera.

Contiene infatti tutte le normative sulla privacy, la sicurezza in volo e pre-volo, e le informazioni necessarie per gestire senza paure e senza timori quelle problematiche che potrebbero accadere durante una sessione. Se infatti siamo tutti onesti cittadini che vogliono solo fotografare un bel paesaggio con questi mezzi volanti, d’altro canto dobbiamo considerare che un guasto elettrico non intenzionale o una caduta fallace del nostro velivolo deve comunque avvenire in estrema sicurezza.

I droni cinesi e non disponibili sul mercato..

Inoltre, anticipo che dal 1/1/2013, la normativa richiederà un patentino a partire dai droni di peso >= 250g. Tutti stiamo pensando al mavic mini… purtroppo montando una fotocamera e non essendo classificato come TOY (giocattolo), il patentino A1+A3 lo richiede anch’esso.

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24
Apr
2021

Ricetta del Lord – Il Pesto di Aglio Orsino dei boschi

   Posted by: lordholnapult

“Aglio Orsino”
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Buongiorno travisatori di ricette online,
oggi parleremo di come procacciarsi (quasi) gratuitamente un barattolo saporito e salutare di pesto di aglio orsino dei boschi.

Il pesto è uno dei condimenti migliori per i primi piatti, e nella dieta italiana è praticamente onnipresente. La sua capacità di trasformare un piatto relativamente povero come la pasta o gli gnocchi “in bianco”, in qualcosa di compiuto e saporito, ha dell’incredibile!

Un barattolo di pesto vale dai 2 euro a circa 15 euro. Non si tratta quindi di risparmiare chissà quanti soldi, ma semplicemente di sperimentare qualcosa di diverso con delle proprietà naturali intrinseche di alto rilievo, e di creare qualcosa senza rivolgersi sempre ai negozi… insomma, dietro c’è un certo aspetto di orgoglio personale nel tentare la creazione di questo condimento.

Andiamo nel bosco!

Per procurarsi dell’aglio orsino ci sono dei requisiti. Prima di tutto deve essere Primavera. La primavera porta con se una innata quantità di piante novelle e fiori coloriti, tra cui il nostro. Nei boschi vi capiterà di sentire, solitamente presso rigagnoli o corsi di acqua, laddove la terra è fortemente umida e il muschio ricopre le cortecce, un forte odore di aglio.

Quando lo percepite, osservate il terreno e verificate se vi sono delle foglie verde tenue, monocromatiche, vellutate, discretamente larghe, e contornate da piccoli fiorellini bianchi cuneiformi.

E’ lui!

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Buongiorno cybernauti,
oggi ci districheremo nella fitta rete di limitazioni che vincolano gli acquisti, o che aumentano inesorabilmente il rischio di Phishing… insomma, gli acquisti online di taglia grossa.

E’ noto a tutti che il portale di Amazon non accetti altro che carte di credito o addebiti diretti sul conto. In entrambe i casi, sono presenti dei valori chiamati Massimali. I Massimali di tipo “giornaliero” sono dei valori che non possiamo eccedere in nessun caso, nemmeno comprando alla nostra bottega sotto casa, e che limitano di fatto i nostri acquisti. Solitamente carte di credito e conti correnti hanno dei massimali che si aggirano intorno ai 1000 euro.

Questo valore non è poi così sciocco. Con un massimale di questo taglio sono solitamente garantiti tutti gli acquisti di viveri quotidiani, incluso un rifornimento di carburante e dello shopping. Superata tale soglia si incorre in un rifiuto del pagamento, con altrettante commedie di variegato genere tra noi e il cassiere, sempre di fronte ad una folla divertita.

Mantenere questa soglia massima comunque è doveroso!

In caso di furto di carte o di accessi fraudolenti, un danno può diventare tanto più grave in base tanto quanto sia stato alzato il massimale. Il solito furfantello che avvia acquisti disparati una volta ottenuto l’accesso o la carta, non è una grande novità. Le procedure di recupero crediti poi non sono quel gran servizio che pubblicizzano. Meglio prevenire.

D’altro canto, salvo acquisti di piccola taglia, come possiamo fare a comprare quel bellissimo computer da 2000€, o quel recentissimo modello di elettronica che abbiamo sognato per anni, se la cifra eccede il temibile “Massimale”!?

Voi direte: Aumenta il massimale!

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6
Mar
2021

Mouse Verticali? Vediamo lo Zelotes T20

   Posted by: lordholnapult Tags: ,

Buongiorno homus-dipendentus del digitale,
oggi vedremo una delle periferiche che dovrebbe, almeno sulla carta, rappresentare un giusto connubio tra la digitalizzazione che le menti pretendono nella relazione simbiotica con la macchina, e l’intefacciamento “ergonomico” che la nostra biologica esistenza esige.

Stiamo parlando di mouse verticali. Essi esistono, in quanto esistono anche problemi di artrite e difficoltà di movimento degli arti umani. E quindi, senza tergiversare ad oltranza nella speranza di perdere qualche altro lettore, buttiamoci a capofitto in questa analisi, non ufficiale, non federale, non approvata, e non politicamente corretta, del mouse Zelotes T-20.

A cosa serve un mouse verticale?

La domanda è semplice, ma la risposta lo è ancora di più. Un mouse verticale fa esattamente le stesse funzioni di un mouse normale. La differenza è semplicemente che impugnerete la periferica in modo differente. Questo ha dei vantaggi e degli svantaggi. Il primo grande vantaggio è legato all’ergonomia, ovvero il mouse segue una posizione più naturale e riposante che assume il vostro polso quando lo appoggiate sul tavolo. Provare per credere, scoprirete che la vostra mano non appoggia piatta sulla superficie e nemmeno verticale, appoggia indicativamente sui 60°.

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Buongiorno stravaganti lettori, oggi parleremo di video editor. Nello specifico si parla di video Editor gratuiti e con molte funzioni interessanti, cercando di sviscerare i difetti grossolani o piccoli che li contraddistinguono.

Premessa

Ho sempre utilizzato NCH VideoPad (versione 8.99 del 2020) come editor video (https://www.nchsoftware.com/videopad/it/index.html), ma sono stato costretto a cercare qualcosa d’altro quando ho realizzato che ogni video prodotto presentava un difetto di rendering, ovvero la duplicazione di alcuni frame ogni 15/20 secondi. Talvolta mi era parso un rallentamento di caricamento, ma alla fine la sorgente era fluida, mentre il risultato finale non lo era del tutto. Il problema si manifestava sui video 4K a 30fps, e innescato, si propagava su tutto il risultato finale. Il mistero si era infittito a sufficienza fino a sfociare nella conferma di qualche forum. Provando un doppio rendering (ovvero pre-elaborazione + elaborazione dello stesso video), il risultato peggiorava ulteriormente. Infine un confronto specifico a pari clip, mi ha evidenziato la differenza tra Shotcut e VideoPad.

Full video compare: https://youtu.be/kkFVTefiSQg

NCH Videpad ha un ottimo editor, ma se il risultato finale è compromesso da un latente “Frame Drop”, a nulla vale tutto lo sforzo. Ecco perché ho cercato tra le varie offerte qualcosa di simile, e ho quindi trovato e testato: “ShotCut”.

Mi limiterò a fare un confronto tra i due editor per evidenziare i difetti dei software in questione..

Riguardo a ShotCut invece viene analizzata la versione corrente, ovvero la: 21.01.29

Qualità/Prezzo

ShotCut è un buon video editor e soprattutto è gratuito e openSource. Dalla homepage è possibile scaricarlo gratuitamente:

https://shotcut.org/

Questa caratteristica lo rende sicuramente appetibile per chiunque voglia addentrarsi all’editing video. Basta questo software per accedere ad una serie di interessantissimi filtri grafici e audio, oltre che ad un interfaccia configurabile e malleabile, adattabile alle proprie esigenze. L’importazione di librerie ufficiali degli ultimi codec lo rendono anche molto aggiornato agli standard attuali e questo è sicuramente un punto di favore.

Il confronto con videopad è vinto in questo caso per la sua gratuità, mentre un software normale costa dai 100 euro in su.

ShotCut: 9/10
NCH VideoPad: 6/10

Editing – Tracciatura clip usate

Passiamo ora alla parte più importante, l’editing video. ShotCut ha un impostazione classica con playlist di filmati utilizzabili da trascinare nella Timeline. Una negligenza di questo editor è che non tiene traccia per esempio dei video che sono nella timeline e di quelli che non lo sono. Se per esempio montate un progetto video da 200 clip, sarà vostra cura inserirli in ordine per non dimenticarne nemmeno uno. Se poi i video vengono tolti e spostati per un montaggio più complesso, sarà piuttosto difficile individuare quelli “dimenticati”.

Videopad ad esempio mostra una spunta verde per quelli utilizzati e quelli no.

ShotCut: NO
NCH VideoPad: SI

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Mr Robot è una serie molto curiosa ed interessante, che ho sempre apprezzato, sia per dettagli tecnici che per ambientazione e trama. L’ho vista parzialmente in passato e la sto rivedendo ora, completa.

Personalmente parlai in qualche modo di questo film già nel 2015 con una citazione e un post

Nell’episodio 5 della 1a stagione, c’è uno di quei dettagli che “solletica una parte remota della mia curiosità”, al punto da portarmi a farne delle ricerche. L’episodio, ovvero la prima serie, risalirebbe al 24/06/2015 (Fonte Wiki: https://it.wikipedia.org/wiki/Mr._Robot#Stagione_1), e contiene quel particolare che solitamente passa inosservato o ignorato

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(Leggere l’edit 2020 in fondo alla pagina prima di procedere)

Buongiorno vecchi Nerd.

L’era del gaming è ormai matura e evoluta per soddisfare qualsiasi palato. Laddove i simulatori raggiungono un livello di eccellenza e richiedono l’impegno del giocatore per mesi e mesi, laddove i giochi per PC e console coinvolgono fino alla parte più profonda dell’EGO umano, e laddove i giochi per Android e Iphone rasentano un livello di infantilità e stupidità che pochi riescono a sopportare… ecco, in fondo a tutti questi corridoi della mente c’e’ una schiera di videogame di immediato utilizzo, alto feedback, ammaliante fruibilità, e dal gusto non trascurabile del “vintage corposo”…

Ovviamente sto parlando di Retro-Gaming!

Erano gli anni 1990 quando nei bar e nelle “sale giochi” dei tempi iniziavano a comparire le “macchinette”, dei cabinati per uno o due giocatori che, previo il deposito del conio nell’apposita fessura, consentivano un po di svago e cooperazione digitale.

Sono già passati 30 anni da allora, ma il loro fascino resta intatto nei ricordi dei giovani di quei tempi. Si sudava davanti a quelle sfide digitali, e si sudava ancora di più se dietro si faceva la folla di spettatori!

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